Rinoplastica Minima o Conservativa
Questa tecnica, che alcuni chiamano “Rinoplastica Smart”, è una procedura meno traumatica ed invasiva con la quale si possono eseguire correzione estetiche e funzionali del naso. Chi desidera rifarsi il naso oggi può farlo con metodica più delicata che richiede fastidi minimi e non prevede il ricovero notturno ma solo la permanenza in Clinica di alcune ore. L’anestesia è locale assistita, la persona resta sveglia ma è aiutata dal medico anestesista che la mette in condizioni di completa tranquillità. Non sono previsti tamponi nasali e quindi si continua a respirare con il naso senza alcun problema. Seguendo questi principi si può oggi raggiungere in modo rapido e indolore un miglioramento naturale secondo i canoni della rinoplastica conservativa oggi preferiti.
Alcune persone che richiedono una rinoplastica desiderano solo una leggera modifica.
In questi casi si deve ascoltare con attenzione le richieste così da raggiungere poi il risultato desiderato.
Lo studio delle immagini al computer in questi casi è ancora più importante.
Ci sono poi altri casi in cui le modifiche da eseguire sono oggettivamente più contenute perché il naso è nel suo insieme di forma e dimensione corrette e si deve solo correggere una lieve imperfezione.
Rientrano in questo ambito le procedure rivolte ad eliminare una ondulazione del dorso o sollevare o restringere la punta. Talvolta il naso va solo ingentilito.
Queste rinoplastiche minime, se per certi aspetti sono più facili perché lo scollamento dei tessuti è più contenuto e le variazioni strutturali meno importanti, richiedono una sensibilità ed una esperienza che solo un vero specialista possiede.
Queste rinoplastiche sono eseguite in anestesia locale, non richiedono mai tamponi né placchette rigide, permettono un recupero più rapido.
Le persone che oggi richiedono una rinoplastica sono oggi spesso assai diverse da quelle che venivano da noi in passato. Questo soprattutto nel senso che hanno problemi minori e ci richiedono quindi modifiche lievi.
Quindi il termine rinoplastica minima è divenuto di grande attualità: dare un risultato piacevole ed equilibrato al viso. In questi casi si ricerca soprattutto la naturalezza e l’assoluta inapparenza del ritocco chirurgico.
Rinoplastica minima non significa comunque solo ridurre o eliminare il difetto più evidente ma apportare una modifica che seppure lieve e limitata interessi il naso nel suo insieme: se ad esempio riduce anche di poco l’altezza del dorso, toglie per così dire la “gobbetta”, il naso può risultare lievemente più lungo e va quindi scorciato.
Queste modifiche in apparenza più semplici richiedono invece maggiore esperienza delle altre e solo chi conosce veramente l’equilibrio estetico del naso può farle. Altrimenti si rischia di fare un intervento sostanzialmente inutile o del tutto diverso da quanto si chiede.
Rinoplastica Conservativa
Nei nasi con pelle spessa, di struttura larga e grossa, la correzione deve essere prudente e limitarsi ad un miglioramento complessivo della forma del naso senza cercare di ottenere riduzioni volumetriche importanti. La linea del dorso nasale va abbassata con moderazione limitandosi ad eliminare l’eventuale gibbosità. La lunghezza del naso va mantenuta e la punta ingentilita ed eventualmente sorretta con innesti di cartilagine prelevati dal setto.
Se la pelle è spessa la rinoplastica deve essere conservativa. Anche quando il mento è forte e sporgente la riduzione del naso deve essere più conservativa
Rinoplastica Conservativa in Persona con Naso Spesso e Mento Sporgente
Rinoplastica conservativa con tecnica extramucosa
Le persone che oggi vengono da noi per rifarsi il naso spesso non hanno come un tempo un naso grande e aquilino, un naso storto e pendente, o comunque sia quello che potremmo definire un naso brutto”. Hanno nasi normali, ma con dei difetti che stonano e tolgono bellezza al viso. Ci vengono quindi richieste correzioni moderate, senza cambiarne la forma complessiva del naso. In questi casi non può certamente essere eseguita la rinoplastica classica, concepita per modifiche sostanziali di forma e volume del naso.
Si seguono invece principi di modifica più selettivi.
Tra questi uno dei più importanti è evitare la incisione intercartilaginea., di norma fatta all’interno delle narici tra cartilagini della punta (alari) e cartilagini triangolari. Si esegue tutto l’intervento passando attraverso la “rim incision bilaterale” propria della rinoplastica aperta. I vantaggi sono molti. Funzionali ed estetici.
Evitiamo di toccare la valvola nasale e lasciamo intatta la mucosa delle fosse nasali, “tecnica extramucosa”. Questo mette al riparo da ogni possibile alterazione della funzionalità nasale. Possiamo inoltre eliminare modeste sporgenze del dorso nasale osseo e cartilagineo in modo più selettivo, lasciando di fatto immutata l’altezza del profilo nasale. Il conseguente riequilibrio della punta potrà quindi essere più contenuto. Facciamo presente che ogni volta che abbassiamo il dorso nasale dobbiamo poi riarmonizzare la punta che spesso va scorciata e questo ha una ripercussione sulla larghezza della base nasale.
Questa concatenazione di eventi è giustificata solo in presenza di reali esigenze di riduzione volumetrica.
Quando possibile, in casi selezionati di modifica estetica del naso contenuta, è importante preservare le cartilagini alari, della punta nasale ed i ligamenti tra le ossa nasali e le cartilagini triangolari e tra queste e le cartilagini alari, passando per uno scollamento sottopericondrale. Questo garantisce una rifinitura naturale del naso e ne preserva nel modo migliore la funzionalità (preservation rhinoplasty).
Casi Intervento di Rinoplastica Minima nell’Uomo e nella Donna