Visita e Analisi Estetica Preliminare

Nella visita preliminare è sempre più richiesto da parte di chi si candida al’intervento di rinoplastica e profiloplastica una analisi estetica preliminare che possa meglio spiegare le possibili modifiche.

profilo-rinoplastica

Ogni modifica va programmata tenendo conto dei desideri del paziente che vanno indirizzati facendo riferimento ai normali canoni di anatomia morfologica.
La valutazione clinica inizia con l’esame della forma complessiva del naso per rilevare  eventuali deviazioni e deformità estetiche
Dobbiamo mostrare come il viso non sia mai simmetrico e presenti invece diversità anche rilevanti tra le sue due metà.

La natura non è perfetta e tanto meno lo può essere l’opera del chirurgo, anche del più dotato. Queste asimmetrie vanno comprese e accettate perchè potranno restare.

Ogni viso ha le sue proporzioni e il suo equilibrio estetico che conoscono bene gli studenti che all’Istituto Artistico imparano i canoni che regolano la morfologia del viso.

Le regole della bellezza non sono ovviamente assolute e rigide ma i criteri base devono essere ben chiari anche al chirurgo plastico che in questo caso non deve solo conoscere le tecniche chirurgiche ma le deve anche applicare con una sensibilità artistica sviluppata nella teoria e nella pratica. Nelle Scuole di Specializzazione si dovrebbe inserire un corso di formazione artistica: chi non sa disegnare un profilo corretto difficilmente saprà poi ottenerlo chirurgicamente.

Si passa poi al controllo delle cavità nasali. Con un divaricatore, speculo nasale, ed una luce frontale si visualizza la posizione del setto nasale e dei turbinati.

Qualora il naso abbia subito traumi importanti o presenti malformazioni complesse si può richiedere un esame TAC delle fosse nasali per studiare la posizione delle strutture interne.

Si passa poi alla documentazione fotografica del naso.

Sono necessarie sei proiezioni: frontale normale, laterale destra, trequarti destra, laterale sinistra, trequarti sinistra, base, frontale con sorriso. Quest’ultima deve rilevare eventuali trazioni muscolari che possono tirare in basso la punta nasale.



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